Corso Umberto, 65 – Chiaramonte Gulfi (RG)

CONSORZIO CHIARAMONTE – PROMOZIONE E SVILUPPO TERRITORIALE

Il Consorzio Chiaramonte nasce dalla volontá del Comune di Chiaramonte Gulfi e dei produttori di olio e vino e dei ristoratori e albergatori che portano avanti l’idea comune di far conoscere a tutti l’eccellenza dell’enogastronomia chiaramontana. Basta pensare alla Tonda Iblea, che in questo territorio trova la sua naturale declinazione. Nel 2013 la rivista Best in Sicily sceglie Chiaramonte come il Comune con l’offerta enogastronomica migliore sul territorio siciliano. Attorno al cibo, si è costruita l’idea stessa della chiaramontanitá e due autori fra i più illustri, Vincenzo Rabito e Serafino Amabile Guastella, hanno scritto pagine memorabili di straordinario realismo riferite alle tradizioni culinarie. Oggi, grazie alla riscoperta del maiale nero, al riconoscimento del marchio Dop per l’olio extravergine di oliva, alla presenza di numerose aziende che operano nel settore delle conserve, alle cantine vinicole e ai produttori di olio, Chiaramonte è un distretto produttivo di inestimabile valore.

Adagiata su una collina, con alle spalle una corona di monti, a 668 m sorge la cittadina di Chiaramonte Gulfi, definita Balcone di Sicilia. L’incantevole paesaggio affascina ogni suo visitatore: ai piedi del Monte Arcibessi si estende una pianura a tratti ondulata, con uliveti, vigneti e agrumeti solcati dai caratteristici muri a secco, dove spazia un panorama dalle cime dell’Etna al Mediterraneo. Testimonianze storiche ci raccontano che la città nasce col nome di “Akrillai”, fondata dai Siracusani nel VII secolo a.C., distrutta poi dai Cartaginesi nel 406 a.C. e riconquistata dai Romani, cui diedero il nome di “Acrillae”. Il centro qualche anno dopo verrà denominato dai conquistatori Arabi “Gulfi”, durante la conquista della parte orientale dell’Isola. La parte più antica della città è situata alla sommità del colle sul quale sorgeva, fino al 1693, il Castello dei Chiaramonte. Oggi la parte più antica della città è coperta dal fitto tessuto edilizio del quartiere S. Giovanni, caratterizzato dalle sue stradine strette e asimmetriche. Unico resto della fortificazione è la porta di accesso alla città denominato Arco dell’Annunziata. Di notevole importanza culturale risulta essere il Palazzo Montesano, palazzo barocco e dimora nobiliare del XVIII secolo, oggi sede di musei; inoltre ricordiamo il Palazzo Comunale, struttura in stile liberty, e la Villa Comunale, i giardini pubblici con affascinante panorama.

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